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Il Prick test: domande e risposte

Allergologia > Prick test

I Prick test possono essere eseguiti a qualsiasi età?

Il Prick può dare risultati attendibili a partire dal primo mese di vita. Ovviamente, in questo caso, la positività riguarderà allergeni almentari, come latte e uovo, per i quali il neonato può essersi sensibilizzato in gravidanza o in allattamento.Avendo meno mastociti cutanei, meno recettori per le IgE sui mastociti e meno produzione di IgE dai linfociti B, i lattanti possono più frequentemente avere risultati negativi, anche in presenza di una allergia IgE mediata.
Il Prick andrà quindi ripetuto successivamente se i sospetti di allergia rimangono fondati.
Ballista e al. Doctor Pediatria 3 2006

Nel sospetto di una pollinosi, posso praticare il Prick anche nella stagione specifica dell'allergene in causa?

Sì, bisogna comunque considerare che, in genere, i soggetti sensibili ai pollini presentano reazioni più evidenti durante la stagione dell'impollinazione dell'allergene a cui sono sensibilizzati.

Capita a volte di trovare un Prick positivo all'uovo in un lattante che ancora lo deve assumere. Che significato dare a questo esito?

Il basso valore predittivo positivo del Prick test significa che non c'è una correlazione certa fra la positività del test e patologia. Spesso si mettevano erroneamente a dieta bambini solo sulla base dell'esito del Prick, anche se tolleravano benissimo l'alimento in causa. Tuttavia il lattante positIvo all'uovo, (sensibilizzatosi in utero o durante l'allattamento al seno) non dovrà essere dimenticato nel futuro, in quanto quella positività può essere un marcatore di sensibilizzazione ad allergeni perenni (acari) nella percentuale non indifferente del 70% circa.

Il Prick può essere praticato solo sulla superficie volare dell'avambraccio?

No, si può utilizzare anche il dorso, che presenta, inoltre, una reattività cutanea superiore a quella dell'avambraccio.

Qual'è il meccanismo fisiopatologico del Prick test?

Le IgE prodotte dai linfociti B di un soggetto atopico, diffondono nei tessuti e si fissano sui mastociti, anche a livello cutaneo (vi è infatti una buona relazione tra le IgE presenti nel siero, nel tratto respiratorio e nella cute).
Quando l'allergene giunge a contatto con 2 molecole di Ig disposte contiguamente sulla superficie del mastocita, si determina la degranulazione di quest'ultimo, con il rilascio dei mediatori chimici, che inducono a livello cutaneo la comparsa dell'eritema e del ponfo.

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